Appena lasciamo Via di Bravetta per imboccare Via De’ Iacovacci 21, Sede della So.(lidadarietà) Spe.(ranza) ci troviamo di fronte ad una discesa “a scapicollo” che sembra doverci condurre dritte dritte all’Inferno, tanto è paurosa e ripida, ma, al contrario non appena varchiamo il solido cancello della “Onlus” si ha l’impressione di essere in una sorta di Eden!
Forse sto un po’ esagerando sia nell’una che nell’altra affermazione, però, credetemi, la sensazione di essere come in un grande alveare questa sì!!! In un alveare (che si rispetti!) ognuno ha un suo ruolo definito e qui alla So.Spe. tutti i “collaboratori” sanno precisamente quello che debbono svolgere, ma il tutto avviene in un clima di serenità, di calma e gentilezza mai visti altrove. E poi tutti quei bambini che circolano: chi seduti nei passeggini, chi vaga autonomamente sulle proprie gambe, sembrano veramente assorbire quest’aura celestiale!
Ci sediamo in un salottino di midollino situato all’aperto, baciate da un tenero sole quando: ta-tan (come fossimo su Netflix) da una porta fa capolino una suora, ma è Suor Paola!! Stento a riconoscerla, debbo confessare, ho in mente una donna più giovane e snella come era quando la vedevamo in TV a “Quelli del Calcio”; le basta un cenno del capo per farci intendere che dobbiamo alzarci ed entrare, perché lei qui è “l’Ape Regina” e vuole, senza perdersi in inutili saluti e convenevoli, mostrarci tutto quello che ha saputo realizzare in questi anni.
La prima tappa è la “Cappella” dove, ci tiene a sottolineare, ogni sabato pomeriggio si celebra la Messa per tutta la Comunità, ma sono ben accetti anche chi non è cattolico: a tutti si da la possibilità, ivi, di pregare per ciò e per chi in cui essi credono. Grande suor Paola! Mi viene da dire! Passiamo quindi nella “Sala Conferenze” dove, con fare risoluto, prende la parola ed in breve ci fa capire che lei, in qualità di “Suora Scolastica Francescana” è dalla parte degli ultimi: dei poveri, dei bambini abbandonati, delle donne violentate, dei carcerati! Dio: penso, che c’è di più grande di questa donna così determinata, coraggiosa, libera di agire e pensare con la propria testa, scarsa di qualsiasi sovrastruttura, che dice quello che pensa con audacia e spregiudicatezza, qualità che molte di noi non sanno più che cosa siano. La sua vita è completamente proiettata a prestare attenzione a quelli che nessuno vuole, che nessuno vede, che nessuno ama!
Uno splendido ben organizzato ed abbondante pranzo conclude la nostra visita. Ce ne andiamo via dalla So.Spe. felici, con animo leggero, sembriamo volare (saremo diventate api anche noi?) e con la promessa di tornare presto, perché diciamocelo tra di noi, siamo state tutte un po’ stregate dalla sua personalità dirompente, Suora campione di umanità, pragmatismo e generosità e poi, lasciatemelo passare, tra i tanti suoi pregi ha anche quello di essere una grande tifosa di calcio del Club “BiancoAzzurro” per cui modestamente tifo da sempre e per sempre anche io!
La Socia Michela Rosa