Roma 26/10/2021
L’ultima bellissima gita in pullman organizzata da “la Ruota Internazionale” risaliva al 2018; allora fummo ospiti della nostra Socia Adele Messina, a cui vanno i nostri più cari saluti, nella sua pregevole residenza in quel di San Casciano.
Dopo tre anni di forzata inattività causa pandemia da Covid-19, la nostra Presidente tira fuori dal suo “cilindro magico” un’idea meravigliosa: andiamo a visitare Civita di Bagnoregio!
Confesso di non esserci mai stata prima, ma certo andarci ne è valsa la pena, è un posto veramente “magico”, ricco di Storia, patria di Santi, testimonianza di tenacia e voglia di vivere.
Qualcuno in passato lo ha definito “il paese che muore”, ma i Civitonici preferiscono chiamarlo “il paese che lotta per vivere”. È ricco di storia perché la sua è cominciata oltre 2000 anni fa passando dall’età arcaica poi a quella etrusca, romana, longobarda, normanna e pontificia. Tutte queste civiltà, queste invasioni hanno lasciato tracce, testimonianze ancora visibili anche se la natura del territorio è poi la vera peculiarità di questo posto.
Mentre osservavo Civita dal “Belvedere” a me è venuta in mente la forma di un “cake” dove si alternano strati di morbido pan di Spagna e strati di soffice crema pasticcera con alla sommità scaglie di cioccolato fondente!
La realtà è ben più accidentata: Civita poggia su sedimenti marini, strati di argilla e di tufo che la rendono così, diciamo “ballerina” e ne hanno da sempre pregiudicato la stabilità!!
Nel corso della sua pittoresca storia, tra l’altro, si dice che il Re longobardo Desiderio guarì dalle ferite, rimediate in battaglia, proprio immergendosi nelle acque spontanee, oggi del tutto scomparse, che affioravano qua e là. Da qui il nome “Balneum Regium” Bagno del Re.
Patria di Santi, dicevamo: qui nel 1217 nacque Giovanni di Fidanza, che divenne successivamente Frate Bonaventura e, una volta entrato nell’ordine di San Francesco, scalò tutte le gerarchie ecclesiastiche sino a diventare Cardinale e nel 1482 fu proclamato Santo.
Ma onestamente non vorrei dilungarmi oltre su questi argomenti perché ci tengo ad evidenziare alcuni aspetti che riguardano la nostra visita. Una volta sul posto, avevamo naturalmente un incontro con il Sindaco di Civita di Bagnoregio che è stato veramente cordiale ed illuminante. Ci ha accolto con tutti gli onori nella “Sala Consiliare” e poi ci ha illustrato tutti gli splendidi risultati che il Paese ha raggiunto grazie ad una accorta e sapiente gestione delle risorse territoriali. Per esempio, per accedere al Borgo di Civita ogni turista italiano o straniero che sia, paga un pedaggio di 5 € e nel 2019 se ne sono contati circa un milione. Con queste risorse benedette tutti i bambini delle scuole materne hanno la mensa gratuita ed il Comune, altresì, ha disposto dei fondi per aiutare le persone più bisognose comprando loro cibo e pagando le varie utenze o bollette. Per chi poi avesse disabilità o problemi di qualsiasi natura fisica, e, comunque volesse visitare Civita, il Comune mette a disposizione 2 quads, dono della Croce Rossa, che fanno la spola su quel famoso ponte di collegamento lungo 300 metri, che a vederlo dal “Belvedere” sembra un cordone ombelicale sospeso nel cielo mentre in realtà poggia su piloni di cemento armato sin dal 1965.
Ci congediamo dal giovane e talentuoso Sindaco con la promessa che “La Ruota Internazionale” parteciperà e finanzierà uno tra i loro tanti progetti futuri per il miglioramento e la valorizzazione di questo magico sito che, come tutti qui sperano, abbia presto da parte dell’Unesco l’ambito riconoscimento di “Civita Patrimonio dell’Umanità”.
Dopo un lauto e sontuoso pranzo, gli scatti di qualche foto di gruppo con lo sfondo della Chiesa di San Donato, ci riavviamo felici e soddisfatte alla base di partenza. Ma io personalmente me ne vado pensando che si realizzi un’ultima magia: non me ne vogliano gli animalisti, ma solo che con una bacchetta, naturalmente magica, scomparissero tutti quei grossi e grassi gattoni che popolano Civita; ahimè sono sicuramente di più dei 14 abitanti che risultano essere gli effettivi cittadini del “Borgo nell’aria”!
La Socia Michela Rosa